
Sagra di Sant’Efisio a Cagliari: un rito secolare di fede e tradizione.
Sagra di Sant’Efisio a Cagliari: un rito secolare di fede e tradizione.

La Sagra di Sant’Efisio è una delle manifestazioni religiose più sentite e suggestive d’Italia, capace di unire spiritualità, tradizione e identità sarda in un unico, grande evento. Ogni anno, migliaia di fedeli e curiosi si riversano nelle strade di Cagliari per prendere parte a una celebrazione che si tramanda da oltre tre secoli.
Un evento che racconta l’anima della Sardegna
La Sagra di Sant’Efisio è molto più di una festa religiosa: è un momento di profondo significato storico, culturale e comunitario, che coinvolge l’intera isola. In questo articolo scopriremo le sue origini, lo svolgimento della processione, le curiosità e le novità previste per l’edizione 2025.
Le origini della Sagra di Sant’Efisio
La sagra nasce nel 1656, come voto fatto dal Consiglio comunale di Cagliari a Sant’Efisio, affinché liberasse la città dalla terribile epidemia di peste. Quando la minaccia cessò, i cagliaritani mantennero la promessa: ogni anno, dal 1° al 4 maggio, il Santo viene accompagnato in un pellegrinaggio solenne dalla città fino a Nora, luogo del suo martirio.
Chi era Sant’Efisio?
Sant’Efisio era un soldato romano convertitosi al cristianesimo. Arrestato e condannato a morte, venne giustiziato proprio a Nora nel 303 d.C., durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Il suo culto si diffuse presto in tutta la Sardegna, e ancora oggi è uno dei santi più venerati dell’isola.
Quando si svolge la Sagra di Sant’Efisio
L’appuntamento è ogni anno dal 1° al 4 maggio. La giornata più importante è senza dubbio il 1° maggio, quando parte la grande processione da Cagliari. Nei giorni successivi, il cocchio del Santo attraversa numerosi centri del sud Sardegna per poi fare ritorno il 4 maggio, accolto da una folla commossa.
La processione: un lungo cammino di devozione
La processione di Sant’Efisio è uno spettacolo unico al mondo. Parte dal quartiere di Stampace a Cagliari e percorre circa 65 chilometri, toccando Giorgino, Su Loi, Villa d’Orri, Sarroch, Villa San Pietro, Pula e Nora. Ogni tappa è segnata da preghiere, canti e gesti di fede che uniscono migliaia di persone in un cammino collettivo.
I costumi tradizionali
Uno degli aspetti più affascinanti della sagra sono i costumi tradizionali sardi. Ogni paese partecipa con abiti tipici, diversi per colori, dettagli e accessori. Le donne sfoggiano scialli ricamati, gioielli in filigrana e gonne ampie, mentre gli uomini indossano gilet, camicie bianche e pantaloni larghi. È una vera e propria sfilata di bellezza e identità.
Il cocchio del Santo
Il simulacro di Sant’Efisio è trasportato su un cocchio ligneo del XVIII secolo, trainato da buoi bardati a festa. Lungo il percorso, i fedeli lanciano petali di rosa e compiono inchini di devozione, creando un’atmosfera profondamente spirituale.
Su curridoris e i miliziani
Durante la processione, Sant’Efisio è “scortato” da due figure simboliche: i miliziani, armati e in uniforme, e i curridoris, fedeli che hanno fatto voto di accompagnare il Santo correndo. Entrambi i ruoli sono tramandati di generazione in generazione.
Un evento vissuto da tutta la Sardegna
La Sagra coinvolge centinaia di comuni e gruppi folkloristici da ogni angolo della Sardegna. Ogni comunità porta il proprio contributo: musiche, balli, canti e costumi. È un’occasione rara in cui l’intera isola si riunisce per unire la propria voce in onore del Santo.
La Sagra oggi: tra spiritualità e turismo
Negli ultimi decenni, la sagra ha assunto anche un’importante valenza turistica. Attira ogni anno decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, affascinati dall’unicità del rito e dalla bellezza della città. Non mancano eventi collaterali, mercatini artigianali, degustazioni e mostre.
Dove seguire la sagra
Chi non può essere presente fisicamente può comunque seguire l’evento tramite dirette TV o sui canali ufficiali del Comune di Cagliari e dell’Arcidiocesi. Ogni anno viene aggiornata la pagina ufficiale su Sardegna Turismo con tutte le informazioni utili.
Sant’Efisio 2025: un’edizione ricca di novità
Percorso più accessibile e inclusivo
Per l’edizione 2025 è stato previsto un miglioramento dell’accessibilità lungo il percorso, per permettere anche a persone con mobilità ridotta di partecipare attivamente. Saranno presenti aree riservate e servizi dedicati.
Collaborazioni internazionali
Sono in programma scambi culturali con delegazioni provenienti da altre aree del Mediterraneo, per valorizzare il messaggio universale di pace e devozione che la Sagra rappresenta.
Maggiore valorizzazione mediatica
La sagra verrà trasmessa in diretta streaming in più lingue e sarà raccontata anche attraverso piattaforme social con reportage e contenuti esclusivi pensati per un pubblico giovane e internazionale.
Un’occasione da non perdere
Partecipare alla Sagra di Sant’Efisio 2025 significa immergersi nel cuore pulsante della Sardegna, vivere la spiritualità popolare in modo autentico e scoprire una delle più antiche e genuine tradizioni italiane. Che tu sia credente o semplice curioso, sarà un’esperienza indimenticabile.
Per approfondire: Sardegna Turismo - Sant'Efisio